Karuna,
addestrarsi con il cuore
"Solo questo insegno: la sofferenza e la sua cessazione"
"Questa, monaci, è la nobile verità del dolore. La nascita è dolore, la vecchiaia è dolore, la malattia è dolore, la morte è dolore, l’unione con ciò che odiamo è dolore, la separazione da ciò che amiamo è dolore, non ottenere ciò che desideriamo è dolore, in breve i cinque aggregati dell’attaccamento sono dolore".
In me sorse la visione, il sapere, la conoscenza, la saggezza, la scienza e la luce in relazione a cose mai udite prima: ‘Questa è la nobile verità del dolore’…..’Questa nobile verità del dolore deve essere compresa’…..Questa nobile verità del dolore è stata compresa.’
"Questa, monaci, è la nobile verità del dolore. La nascita è dolore, la vecchiaia è dolore, la malattia è dolore, la morte è dolore, l’unione con ciò che odiamo è dolore, la separazione da ciò che amiamo è dolore, non ottenere ciò che desideriamo è dolore, in breve i cinque aggregati dell’attaccamento sono dolore".
In me sorse la visione, il sapere, la conoscenza, la saggezza, la scienza e la luce in relazione a cose mai udite prima: ‘Questa è la nobile verità del dolore’…..’Questa nobile verità del dolore deve essere compresa’…..Questa nobile verità del dolore è stata compresa.’
Presentazione del progetto
Il Buddha ha chiaramente definito in cosa consista il suo risveglio e lo rende disponibile con altrettanta chiarezza a quanti ambiscano allo stesso proposito. Il Buddha, esponendo il suo insegnamento, articolandolo in quattro asserzioni, ci invita a considerare l'insoddisfazione con-naturata di tutte le esperienze. La piena comprensione di questa verità, libera il cuore dalla fatica, dalla pena di vivere in una perenne fuga e ricerca di una pace che non può trovarsi nelle esperienze che possiamo esperire attraverso i sensi. Tuttavia tale pace risiede come possibilità nel "cuore" degli esseri senzienti, in virtù proprio del loro essere sensi-bili, e si manifesta "perfettamente", se coltivato, stimolato, sviluppato, in-coraggiato ad un "modo retto" di sentire le cose, di comprenderle e quindi vivere la sofferenza e quindi apprezzare la pace.
La comprensione sorge come frutto di un processo, di un sentiero, in cui a poco a poco si apprende un modo salu-tare di conoscere ciò che prima era ignoto, e il Buddha ci dice, sorprendentemente, che la prima cosa che s'ignora è la natura del dolore. Una condizione di nescienza che rafforziamo inconsapevolmente attraverso maldestri tentativi di fuga o ricerca. L'addestramento buddhista (nel senso, di a. volto al risveglio, alla comprensione del dolore) è volto abilmente a distoglierci dalla cieca iterazione di tali abitudini, raccomandandoci all'opposto: accoglienza e rinuncia, come attitudini di fondo da coltivare nella quotidianità e in-coraggiare attraverso la meditazione.
In questa prospettiva il volontariato offre la possibilità al praticante, sia esso principianti che avviato, di poter meglio apprendere e stabilire nel proprio cuore queste attitudini.
Stare in un contesto che per definizione prevede una condizione di disagio, offre l'opportunità preziosa di accogliere la verità della sofferenza nella propria maturazione. Dall'altra parte il volontariato offre l'opportunità di porsi diversamente rispetto al disagio, aprendo la possibilità di un dialogo con esso, apprendo la possibilità di considerare un punto di vista più ampio, mettendolo in relazione con quello degli altri esseri senzienti.
La comprensione sorge come frutto di un processo, di un sentiero, in cui a poco a poco si apprende un modo salu-tare di conoscere ciò che prima era ignoto, e il Buddha ci dice, sorprendentemente, che la prima cosa che s'ignora è la natura del dolore. Una condizione di nescienza che rafforziamo inconsapevolmente attraverso maldestri tentativi di fuga o ricerca. L'addestramento buddhista (nel senso, di a. volto al risveglio, alla comprensione del dolore) è volto abilmente a distoglierci dalla cieca iterazione di tali abitudini, raccomandandoci all'opposto: accoglienza e rinuncia, come attitudini di fondo da coltivare nella quotidianità e in-coraggiare attraverso la meditazione.
In questa prospettiva il volontariato offre la possibilità al praticante, sia esso principianti che avviato, di poter meglio apprendere e stabilire nel proprio cuore queste attitudini.
Stare in un contesto che per definizione prevede una condizione di disagio, offre l'opportunità preziosa di accogliere la verità della sofferenza nella propria maturazione. Dall'altra parte il volontariato offre l'opportunità di porsi diversamente rispetto al disagio, aprendo la possibilità di un dialogo con esso, apprendo la possibilità di considerare un punto di vista più ampio, mettendolo in relazione con quello degli altri esseri senzienti.
Collaborazione con CaritasLa scelta di incoraggiare i nostri amici a svolgere il volontariato presso la Caritas locale, a beneficio della propria maturazione spirituale, vuole essere un segnale importante, e necessario soprattutto oggi. Quanti vivono la piccola realtà buddhista di Pescara, vedono nella società, nella collaborazione con le sue istituzioni benefiche, i luoghi in cui realizzare la propria crescita spirituale e umana. Coltivano il proprio sentiero a proprio beneficio e degli altri.
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Cittadella dell'accoglienza
Via Alento, 39,
65129 Pescara PE
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Karuna, Addestrarsi con il cuore |
Condivisione e crescita
Gli amici e le amiche che partecipano al progetto Karuna, possono condividere la loro esperienza e le riflessioni che ne possono scaturire da un punto di vista della pratica del Dhamma, a beneficio proprio e degli altri. In particolare:
Informazioni:
Cell: 3472994902
E-mail: eventi@abruzzobuddhismo.it
- nell' Incontro di pratica e condivisione, tutti i venerdi sera dalle ore 19.00
- apposite serate organizzate appositamente.
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